A Marghera in via delle industrie, l’11 maggio 2008 è stato
inaugurato il monumento a Libero Borsari; giovane campione italiano di motociclismo
che a poco più di 20 anni è morto durante le prove per il piazzamento alla gara
valevole per il campionato italiano del “circuito delle industrie” a Marghera.
Voluto dal Moto Club di Spinea che grazie alla
collaborazione del vice sindaco di Venezia M. Vianello e della Municipalità di Marghera, hanno permesso al Maestro di
Spinea di realizzare qualcosa di significativo in memoria di Libero Borsari.
A differenza delle altre opere, questa, dedicata al campione della moto caduto poco
distante da dove è stato eretto il monumento, è in acciaio sabbiato e poi
satinato.
Ciò non toglie fascino rispetto alle altre opere del Maestro, sebbene la tematica non sia quella di una scultura figurativa.
Nell’interpretazione dell’artista, che quasi coetaneo dello sfortunato campione era presente quando è successa la tragedia, e che avendo ancora vivo il ricordo dell'accaduto ha raccontato, come sa fare solo lui, il dramma dell’impatto della moto sul manovratore per gli scambi, durante le prove.
Nell’interpretazione dell’artista, che quasi coetaneo dello sfortunato campione era presente quando è successa la tragedia, e che avendo ancora vivo il ricordo dell'accaduto ha raccontato, come sa fare solo lui, il dramma dell’impatto della moto sul manovratore per gli scambi, durante le prove.
La moto con il numero 16 tranciata a metà, la leva per lo scambio dove si è sfracellato e nello sfondo tre
ciminiere, didascalico ma efficace nel racconto semplice e tragico.